le liste
Mi sono recato a dichiarare lo stato di disoccupazione. L'impiegato è stato molto piacevole, prodigo di consigli e rapido. Mi ha consegnato un paio di pezzi di carta, un'informativa sul nuovo collocamento e una dichiarazione dello stato di disoccupazione che serve per avere l'assegno dall'INPS. Lui veramente l'ha chiamato sussidio, parola che ha virato verso il dolore tagliente la sensazione di stretta allo stomaco e al (pardon) culo. Mi ero iscritto un'altra volta all'ufficio di collocamento, credo fosse il 1978 e anche se questa è una fase in cui è bene mettere a fuoco tutti i ricordi non c'era ragione di calarci di nuovo in una realtà del genere. Comunque, da lì ho fatto un salto all'interinale, con un tizio che mi correva dietro per vendermi dei calzini dal bar all'ufficio dell'Adecco, chiudendo con un "ti sto pregando". Mi chiedeva gli spicci del resto del caffé, gli avevo detto di no perché era aggressivo, non so come dire, facciamo che era astioso. Un cielo grigio sopra faceva il resto.
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