sull'idea di agenda dei cittadini
secondo me orientalia4all ha ragione quando dice:
a parte tutte le perplessità e le curiosità che esprime, che in parte condivido e in parte non mi appassionano.
Il punto che trovo "forte" nel ragionamento di De Biase, però, è questo:
E' importante che lo si dica al di là del fatto che ci si trovi tra persone che sanno che un'influenza anche minima l'insieme dei blog la esercita.
Un'altra cosa di De Biase cito:
Questo è vero, secondo me, e viene prima di qualunque attività si possa fare, a valle, per usare quella piccola parte di potere relativo che si va a costituire.
Per il resto, su quali blog (o gruppo di essi) possano orientare l'agenda, si sa che la mappa dei blog influenti italiani è circoscritta a pochi nomi, al massimo qualche decina. Questo per via della struttura e della storia della rete dei blog e anche per la sua autoreferenzialità. Però l'emergere di una discussione come questa porta delle modificazioni a questo equilibrio, che di per se è dinamico, secondo me, e perciò suscettibile di mutamenti.
Sarebbe interessante andare a sentire di che si parla a stateofthenet, se Udine non fosse troppo lontana...
Ora vorrei associarmi all'idea di Luca De Biase di "un'agenda dei cittadini fatta dalla conversazione dei cittadini" (...) L'idea è che anche in piccolo l’informazione che emerge dal medium che stiamo costruendo in rete, coi nostri siti e i nostri blog, influisce sull’agenda politica del paese.
a parte tutte le perplessità e le curiosità che esprime, che in parte condivido e in parte non mi appassionano.
Il punto che trovo "forte" nel ragionamento di De Biase, però, è questo:
Mi spiego meglio: il tema è fare emergere un medium che solo per il fatto di esistere trasforma il potere attualmente assoluto dei media gerarchici in un potere relativo. Per riuscirci deve essere consapevole di questa sua funzione. E quindi qualcuno la deve pur dire.
E' importante che lo si dica al di là del fatto che ci si trovi tra persone che sanno che un'influenza anche minima l'insieme dei blog la esercita.
Un'altra cosa di De Biase cito:
il tema è fare emergere un medium che solo per il fatto di esistere trasforma il potere attualmente assoluto dei media gerarchici in un potere relativo.
Questo è vero, secondo me, e viene prima di qualunque attività si possa fare, a valle, per usare quella piccola parte di potere relativo che si va a costituire.
Per il resto, su quali blog (o gruppo di essi) possano orientare l'agenda, si sa che la mappa dei blog influenti italiani è circoscritta a pochi nomi, al massimo qualche decina. Questo per via della struttura e della storia della rete dei blog e anche per la sua autoreferenzialità. Però l'emergere di una discussione come questa porta delle modificazioni a questo equilibrio, che di per se è dinamico, secondo me, e perciò suscettibile di mutamenti.
Sarebbe interessante andare a sentire di che si parla a stateofthenet, se Udine non fosse troppo lontana...
2 commenti:
Penso comunque che bisogna parlare dei progetti che involvono delle azioni che potenzialmenete influiscono politicamente, anche se in minima parte.
E che non ci debba essere solo una selva di applausi, anche se si stima la persona che propone questi progetti.
Le domande non si liquidano basandosi sul principio di autorità. E infatti De Biase ha risposto, democraticamente.
Guai se non ci fosse questo dialogo!
Ciao:)
la selva d'applausi è un male galattico...
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