Estatiè
C'è un buco nero che si porta via il tempo, in quest'estate che si sta da schifo ad ascoltare il vento che ti canzona. Ho attraversato mezza Italia e mi sono sentito libero, ma torno a girare in tondo con quattro altri sfigati come me e mastico un po' amaro. Eppure la stagione prometterebbe vacanze e profumi. Arriverà agosto coi suoi cavalli e noi ce ne andremo altrove, magari all'Uccellina, visto che la Camargue la inquinano e al norte ci face freddo, la Tùrchia è più lontana di quanto non si possa andare e Roma comunque non avrà se non per poco di che arroventarci i calcagni. Mi agrappo agli stipiti per rallentare e mi deformo per la decelerazione. Venti giorni serviranno a far posare la polvere e ad aspettare che si faccia chiaro. E nel frattempo, si avanza a scrosci, trabocchi, ansiti e madonne. Protrusi ma felici.
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