una fatalità
Insomma, la morte di Gabriele è dovuta a un incidente fatale. Quanto colpevole lo appurerà l’autorità. Resta il fatto che questo ragazzo è morto senza ragione.
La sospensione delle partite poteva essere decisa o meno, si trattava, evidentemente, di una misura non dovuta, in quanto il fatto era avvenuto in una cornice completamente diversa da quella dello stadio. Il proiettile fatale poteva aver colpito una vecchietta che andava in scampagnata alla Verna. Rendiamocene conto. Rendiamoci conto anche del fatto che per qualunque evenienza tragica non incidentale (rapina, rissa o altro) ci si sarebbe scandalizzati se le forze dell’ordine non fossero intervenute. Poi possiamo ragionare, con Bertinotti o chi altri, sull’opportunità di disciplinare meglio l’uso delle armi. E’ stato Manganelli a imporre che si giocasse, per motivi comprensibili, a maggior ragione se si ritengono comprensibili i motivi che scatenano la furia delle bande ultras.
Il tentativo anche simbolico di sottrarre le forze dell’ordine al massacro sa di messaggio inviato da chi vuole strumenti per risolvere la questione. Ed è qui che chi ha a cuore il vivere civile in questo paese dovrebbe indignarsi. Certe bande non debbono poter girare e agire a piede libero. E non dovrebbero essere necessari provvedimenti straordinari per arginarle.
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