Tre milioni di dubbi
Contro le certezze dell'antipolitica che si autodefinisce tale e di quella che tale è, ma che ama definirsi "sinistra" (anzi, "l'unica sinistra in Italia", per riprendere una frase del barbuto segretario del partito di quelli che sbagliano sempre gli altri). Tre milioni di teste confuse, forse, visto che il voto registrato al referendum sul welfare ha visto l'80% della gente votare sì in preda ad allucinazione collettiva alimentata dall'omologazione e dal bombardamento massmedio e logico. Ora il Paese dei Tafazzi, quello che sembra addirittura apprezzare, certo col naso turato, certe prerogative di chi governa, dice che tutto sommato il PD gli sembra meritevole di qualcosa. Perlomeno del contributo minimo di un euro. Paresse poco. Domani leggeremo le solite dichiarazioni di quelli che hanno sempre le mani pulite, non perdono e non sbagliano mai, quelli che hanno un solo vero nemico che non sono i fascisti, anzi.
Scuoteranno il capo e si diranno che il popolo bue non è ancora pronto a recepire certe idee, forse. Se almeno questo soggetto neonato che balbetta servisse a togliersi dai coglioni certo ciarpame, questo 14 ottobre sarebbe stato un grande giorno per davvero...
76% a Veltroni, che era scontato.
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