17 aprile 2008

"El Charro" Moreno


Qualcuno crede ancora che gli scrittori come il povero Osvaldo Soriano avessero una capacità d'immaginazione incredibile. Basta leggersi la storia del "Gato" Diaz e del rigore più lungo del mondo. Ma Soriano e altri come lui hanno attinto a piene mani alla leggenda del calcio, abbeverandosi direttamente alla fonte. C'è stato un tempo in cui il calcio era dominato dalla "Maquina", il River Plate che distruggeva qualunque avversario. El Charro Moreno faceva parte di quella squadra leggendaria. Era l'attaccante che si allenava ballando il tango e tirava tardi nella notte assassina di Buenos Aires, lui che era nato nella Boca ma aveva trovato la sua fortuna al River dopo che il Boca lo aveva scartato. Una volta disse: "El tango es el mejor entrenamiento: llevás el ritmo, lo cambiás en una corrida, manejás todos los perfiles, hacés trabajo de cintura y de piernas".
Dribblava terzini e puntava diritto alle signore. Segnando gol a grappoli, al suono di una milonga.

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