7 febbraio 2008

quattro

Era un giorno come oggi: c'era il sole, faceva quasi caldo. Avevamo deciso che in fin dei conti ci si poteva anche vedere, una volta, invece di mandarsi un saluto simpatico ogni tanto. Da mesi, ogni tanto oh, ciao, ciao, eh, la serie A, le cose, hai visto, siamo nati lo stesso giorno, ma io qua e tu là, eh, sì. Bastava proprio poco, ma bisognava essere pronti, in qualche modo. Quel giorno eravamo pronti, e nessuno se n'è andato più via. Non si poteva, dopo quello che avevamo scoperto esistere, a portata di mano. Non tenevamo un blog per rimorchiare, o comunque fosse non era via blog che ci saremmo rimorchiati, dopo otto mesi di sorrisi virtuali. Ogni volta che sento quelli apocalittici del mezzo che aliena e dei rapporti di persona che levete sorrido. C'è sempre un modo per cominciarli, quei rapporti di persona. Il curioso è che tutti e due abbiamo smesso di aggiornare il blog per un sacco di tempo, dopo aver fatto conoscenza. Se penso a come si sono combinate le cose, mi viene da ridere: per quanto possa cercare di immaginarne uno, non mi viene in mente un altro modo con cui avrei potuto incontrare la persona con cui ho deciso di passare la vita. Szymborska compresa. Oggi fa quattro anni, sembrano pochi, ma sono tanti, soprattutto se te li sei goduti minuto per minuto.

invidia

sono uscite le figurine del Siena

4 febbraio 2008

La chiesa è amore

lo dice Gilioli.
Dagli torto

Divento star wars

Il mio nome-starwars è Anfpa. Anfpa Carom.

3 febbraio 2008

el dindondero



Ho visto su La7 un paio di quei bei programmi che ripescano materiale da archivio e raccontano storie dell'Italia degli anni 60 e 70, con un occhio al costume e qualche testimonianza raccolta tra la gente. Oggi ce n'era uno condotto da Camilleri che era straordinario, parlava di dialetti e offriva momenti di grande simpatia, raccontando cose che si potevano toccare con mano fino a poco tempo fa (anche oggi, da qualche parte, c'è gente che parla italiano poco e male).
Stasera ce n'era un altro che faceva una carrellata veloce sul boom e sulle evoluzioni successive, fino all'affacciarsi degli anni 80, sempre cucendo materiale televisivo di grande interesse.
Vedere gente semplice che diceva cose semplici, con grande candore, oltre a mollarmi il flashback della-serie-come-siamo-diventati-vecchi, mi restituisce quell'idea di fondo di italiani brava gente che questi tempi arcigni e canaglieschi hanno mandato definitivamente in soffitta.
Ma ci stanno sempre i caroselli per consolarsi.

sull'idea di agenda dei cittadini

secondo me orientalia4all ha ragione quando dice:
Ora vorrei associarmi all'idea di Luca De Biase di "un'agenda dei cittadini fatta dalla conversazione dei cittadini" (...) L'idea è che anche in piccolo l’informazione che emerge dal medium che stiamo costruendo in rete, coi nostri siti e i nostri blog, influisce sull’agenda politica del paese.

a parte tutte le perplessità e le curiosità che esprime, che in parte condivido e in parte non mi appassionano.

Il punto che trovo "forte" nel ragionamento di De Biase, però, è questo:
Mi spiego meglio: il tema è fare emergere un medium che solo per il fatto di esistere trasforma il potere attualmente assoluto dei media gerarchici in un potere relativo. Per riuscirci deve essere consapevole di questa sua funzione. E quindi qualcuno la deve pur dire.

E' importante che lo si dica al di là del fatto che ci si trovi tra persone che sanno che un'influenza anche minima l'insieme dei blog la esercita.
Un'altra cosa di De Biase cito:
il tema è fare emergere un medium che solo per il fatto di esistere trasforma il potere attualmente assoluto dei media gerarchici in un potere relativo.

Questo è vero, secondo me, e viene prima di qualunque attività si possa fare, a valle, per usare quella piccola parte di potere relativo che si va a costituire.
Per il resto, su quali blog (o gruppo di essi) possano orientare l'agenda, si sa che la mappa dei blog influenti italiani è circoscritta a pochi nomi, al massimo qualche decina. Questo per via della struttura e della storia della rete dei blog e anche per la sua autoreferenzialità. Però l'emergere di una discussione come questa porta delle modificazioni a questo equilibrio, che di per se è dinamico, secondo me, e perciò suscettibile di mutamenti.
Sarebbe interessante andare a sentire di che si parla a stateofthenet, se Udine non fosse troppo lontana...

1 febbraio 2008

next revolution


chi s'inventa un algoritmo di compressione per la munnezza?

Revolution


(nella foto, una roba compressa e degradata)

La creazione dell'mp3 fu rivoluzionaria perché consentì un'enorme compressione dei file audio senza una perdita significativa di qualità. In un cd la quantità di musica registrabile in mp3 è superiore di 7/8 volte. Questo perché (semplificando), furono scartate dalle registrazioni digitali le parti non percepibili dall'orecchio umano. La nuova legge sui diritti d'autore dice che "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro". Dunque, a parte le limitazioni riguardanti l'uso, sembra proprio che l'mp3 rientri nella categoria individuata dalla legge. Meglio. Che sia un esempio perfetto di musica a bassa risoluzione o degradata. Emmò?
(se ne parla ovunque)

febbraio


Da febbraio mi aspetto molto, quest'anno.
E' bisesto come quattro anni fa, in cui a febbraio arrivarono grandi fortune.
Mi aspetto di riuscire a non farla stare in pena, per esempio.

insomma


la verità è che non esiste un cazzo di oggettivo, al mondo, o quasi