7 febbraio 2008

quattro

Era un giorno come oggi: c'era il sole, faceva quasi caldo. Avevamo deciso che in fin dei conti ci si poteva anche vedere, una volta, invece di mandarsi un saluto simpatico ogni tanto. Da mesi, ogni tanto oh, ciao, ciao, eh, la serie A, le cose, hai visto, siamo nati lo stesso giorno, ma io qua e tu là, eh, sì. Bastava proprio poco, ma bisognava essere pronti, in qualche modo. Quel giorno eravamo pronti, e nessuno se n'è andato più via. Non si poteva, dopo quello che avevamo scoperto esistere, a portata di mano. Non tenevamo un blog per rimorchiare, o comunque fosse non era via blog che ci saremmo rimorchiati, dopo otto mesi di sorrisi virtuali. Ogni volta che sento quelli apocalittici del mezzo che aliena e dei rapporti di persona che levete sorrido. C'è sempre un modo per cominciarli, quei rapporti di persona. Il curioso è che tutti e due abbiamo smesso di aggiornare il blog per un sacco di tempo, dopo aver fatto conoscenza. Se penso a come si sono combinate le cose, mi viene da ridere: per quanto possa cercare di immaginarne uno, non mi viene in mente un altro modo con cui avrei potuto incontrare la persona con cui ho deciso di passare la vita. Szymborska compresa. Oggi fa quattro anni, sembrano pochi, ma sono tanti, soprattutto se te li sei goduti minuto per minuto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le cose belle vanno sottolineate. Perciò, sottolineo:
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Un bacio.
Fiammetta