11 aprile 2007

Codice di comportamento del blogger

Se ne parla tanto, in giro. Si parte dalle minacce subite da Kathy Sierra e si arriva alla bozza di codice di condotta elaborata da Tim O'Reilly. Il dibattito è fiammeggiante. Io non penso sia possibile assumersi la responsabilità di quanto viene scritto nei commenti. Non credo nemmeno sia il caso di moderare un blog (e differire la pubblicazione dei commenti). Credo che un blog sia diverso da un forum e che sia importante fare in modo che i commenti integrino il post, a meno che non si parli di blog fatto "pe divertisse coll'amici". In quel caso, ovviamente, certe questioni non si pongono. Si pone, invece, quella dell'eccesso, anonimo o meno che sia. Credo sia sacrosanto cancellare il commento sopra le righe, se si teme di patirne le conseguenze (ogni tanto si percepisce l'eco di qualche questione legale al riguardo). E penso anche che, se si offre ospitalità a chi commenta, ci si possa aspettare un comportamento corretto e cordiale in cambio. Altrimenti, zacchete. Non è mai morto nessuno per un commento cassato, e per un click in meno. In ogni caso, contrario a ogni sorta di regolamentazione o di codice, ammesso che sia possibile darsene uno.
Sull'argomento: valdemarin, kottke, granieri, pandemia
e molti altri.

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