19 giugno 2008

light up your tuna salad

Salii in macchina e mi misi più comodo che potevo. Stappai una bottiglia dal six pack di acqua francese da un euro. Buttai giù una lunga sorsata, poi incominciai a scartare il ciaccino sintetico fatto in comode strisce facili da staccare. Aprii la scatola di tuna salad (light). Dentro c'era una morbida crema rosa su cui galleggiava qualche cappero e qualche pezzo di cetriolo. Il profumo era sublime: c'era l'aceto. E poi ce n'era tanta: 250 grammi. Slurp.
Affondai nella crema la prima striscia di ciaccino. La ritirai fuori e me la misi in bocca, assaporando un gustoso boccone di quella pappa prelibata. Masticai soddisfatto, interrompendo la lettura degli squisiti ingredienti dell'insalata per buttare giù un'altra sorsata di limpida acqua francese. Attaccai la seconda striscia, mentre il vento cercava un varco tra le macchine parcheggiate e il cantiere dall'altra parte della strada, e un crocchio di natasce combatteva con la gettoniera dei carrelli. Brindai ai loro occhi celesti stappando la seconda bottiglia del six pack di acqua francese. Chiusi gli occhi, e pensai a Parigi.
(da colazione da Lidl)

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