11 novembre 2007

Vorrei sapere perché

C'è una gara a giustificare la violenza in televisione. Perché si ritiene inevitabile il nesso tra il fatto di Arezzo e la mancata sospensione del campionato e gli incidenti che si sono verificati in ogni parte d'Italia. Perché si lascia che in ogni località che ospita una squadra di calcio, dalla serie A alla C2, esista un "movimento" di persone alle quali potenzialmente viene permesso di agire al di fuori della legge, cui si riconosce lo status di controparte "in armi" delle forze dell'ordine, da cui ci si aspettano risposte armate in situazioni in cui, come oggi, muore qualcuno in circostanze oscure ma non incomprensibili. Anche se quel qualcuno è innocente, anche se chi ha sbagliato porta una divisa. Perché nessuno riesce a capire che queste cose avverranno, indipendentemente dalla morte di Gabriele, fino a quando si accetterà che esistano gruppi che operano in aperta contrapposizione con le forze dell'ordine?
Fuori i violenti dal calcio e dagli stadi. E basta. E non si strumentalizzi oltre la morte di un giovane, in qualunque contesto avvenuta, per questa o quell'altra finalità politica o televisiva.

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