31 gennaio 2008

metapiano d'azione

Non sono gli scripts, il problema, e se è per questo anche i piani si combinano bene. I metapiani, però, a volte non funzionano. Me lo ripetevo stamattina mentre ciondolavo per Via Montanini, facendo resistenza al tentativo d'aggressione del depresso che tentava di prendersi la scena. Metapiani che non funzionano, o semplice difficoltà a imbroccare la sequenza giusta, quando ci sono un milione di cose da fare per uscire dallo stato in cui uno non dovrebbe avere, in teoria, un cazzo da fare, essendo inoccupato, espulso dal mondo produttivo e che? Proprio questo è stato il punto d'innesco: il pensiero (tipico) che dice: sì, sono arrivato in città come gli altri alle otto e mezza, ma io in realtà non ho un cazzo da fare, mi mischio a loro ma non sono come loro. Tanto per semplificare. Che ci vuoi fare, si cede ma poi si riparte, l'importante è evitare la passività e cercare di andare verso qualcosa di meglio. Lo stiamo facendo. Nel frattempo scopro che Prodi, alla guida dell'ormai sfiduciato manipolo di protervi ministri di destra, ci ha allungato la disoccupazione ordinaria di un terzo, portandola da sei a otto mesi. Grazie, Romano. So che non mi servirà, perché me la caverò molto prima, ma sei stato un amico lo stesso.

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